Chi Pagherà Le Tasse Sulla Pubblicità Su Internet

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Video: Chi Pagherà Le Tasse Sulla Pubblicità Su Internet

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Anonim

Il pagamento delle tasse è uno dei principali requisiti dello stato per i suoi cittadini. In molti paesi l'evasione fiscale è considerata un reato molto grave, le autorità fiscali monitorano attentamente tutti i redditi dei cittadini. Da qualche tempo, le autorità russe hanno iniziato a mostrare interesse per le entrate generate dalla pubblicità su Internet.

Chi pagherà le tasse sulla pubblicità su Internet
Chi pagherà le tasse sulla pubblicità su Internet

Il rapido sviluppo di Internet ha attirato fondi molto ingenti, il fatturato annuo è stimato in miliardi di dollari. Una delle principali fonti di reddito su Internet è la pubblicità, mentre i problemi di tassazione dei redditi da essa percepiti sono ancora lungi dall'essere completamente risolti.

La pubblicità è considerata un'informazione pubblicata sul sito e che descrive un particolare prodotto o servizio. Se il sito ospita pubblicità di terze parti, l'imposta è a carico del proprietario del sito. Nel caso in cui il proprietario del sito inserisca il suo annuncio e, quindi, non ne riceva il pagamento dall'esterno, non viene pagata alcuna imposta da esso, poiché semplicemente non vi è alcun oggetto di tassazione.

Di recente, la Duma di Stato della Federazione Russa si è interessata alle entrate dei blogger che traggono profitto dalla pubblicità. La legislazione russa non ha ancora un articolo che obblighi i blogger a pagare la tassa sulla pubblicità. Si presume che tale legge sarà adottata nella sessione autunnale. Non stiamo ancora parlando di importi specifici di imposta, inoltre, non è del tutto chiaro su quali principi verrà calcolato il suo importo. Di particolare difficoltà è il fatto che in molti casi gli introiti pubblicitari dipendono direttamente dal numero di visitatori del sito. Allo stesso tempo, non è completamente chiaro chi e come conterà il numero di visitatori. Vale la pena notare che l'inserzionista paga spesso il proprietario del sito non per il posizionamento dell'annuncio stesso, ma per i clic degli utenti sui collegamenti presentati nell'annuncio. Ciò significa che è necessario contare il numero di tali transizioni, il che complica ulteriormente il sistema di riscossione delle imposte.

Ovviamente, monitorare gli annunci su decine di migliaia di siti richiederà un esercito di controllori, il cui lavoro deve essere pagato anche da qualcuno. È improbabile che i deputati della Duma di Stato oseranno trasferire questo onere sui proprietari o fornitori di siti. Pertanto, è probabile che i legislatori scelgano l'opzione più semplice, che addebiterà un importo fisso per il posizionamento degli annunci. L'esperienza straniera può essere presa come base: ad esempio, a Filadelfia, gli stessi blogger pagano una detrazione una tantum al tesoro statale per un importo di $ 300 o una detrazione annuale di $ 50.

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