La società americana Apple ha annunciato la creazione di una radio online che sarà in grado di selezionare la musica in base alle preferenze degli utenti. Ora l'azienda sta negoziando con i detentori dei diritti d'autore dei contenuti musicali per riempire il nuovo servizio.
Attualmente sul mercato sono presenti servizi simili, in particolare Pandora e Spotify, che sono diventati molto popolari. La loro particolarità risiede nel fatto che gli ascoltatori hanno la possibilità di dichiarare le proprie preferenze musicali, in base alle quali il servizio online riproduce brani per ogni specifico utente.
Il servizio di Apple potrà inoltre connettersi alla libreria multimediale di iTunes e, in base ai brani ivi contenuti, formare una playlist per la trasmissione radiofonica.
L'ascolto della radio online di Apple sarà possibile su iPhone, iPad, Mac e forse sui computer Windows di Microsoft. Tuttavia, il servizio non sarà disponibile sui dispositivi con il sistema operativo Android di Google.
Non è ancora noto se gli ascoltatori verranno addebitati per l'utilizzo del nuovo servizio online. Di norma, servizi simili rendono gratuite le trasmissioni radiofoniche, accompagnate da pubblicità, per le quali ricevono denaro. Inoltre, gli utenti potranno rinunciare al preascolto degli annunci pubblicitari a un determinato canone mensile.
Poiché le trattative con le case discografiche sono appena iniziate, in caso di successo, il nuovo progetto entrerà nel mercato solo tra pochi mesi.
Vorrei anche sottolineare che l'azienda vuole ottenere condizioni di licenza speciali, inclusa l'assenza di restrizioni sulla frequenza di ascolto di un determinato brano, che può diventare un vantaggio competitivo del suo servizio.
La società ha già intrapreso alcune iniziative aggiuntive in questo mercato. Ad esempio, nel 2010, ha creato un social network con una direzione musicale Ping, all'interno del quale gli ascoltatori potevano aggiungere amici e visualizzare le canzoni scaricate e ascoltate di recente. Tuttavia, l'attuale progetto è un'impresa commerciale più seria di Apple rispetto ai precedenti in questo settore.